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Integrazione

Integrazione

Obiettivo del nostro centro di accoglienza è quello di andare oltre una mera, quanto importante, assistenza ai bisogni primari: si propone anche come luogo di ascolto, informazione e orientamento per i richiedenti asilo. Lo spazio di asilo che si concorre a creare si trasforma così in spazio privilegiato per la cura e allo stesso tempo come luogo in cui poter esprimere tutte le potenzialità della persona umana. Attraverso il colloquio con i nostri ospiti si cerca di far emergere il bisogno, instaurando una relazione d’aiuto che apra possibili percorsi che portino all’integrazione e, magari, ad una graduale autonomia dai servizi assistenziali.

Proprio per questo, gli ambiti d’integrazione su cui puntiamo sono molteplici in considerazione delle differenti necessità e ambizioni delle persone accolte.

Insegnamento della lingua e cultura italiana

Insegnamento della lingua e cultura italiana

  • Scuola di italiano del progetto

    Nella convinzione che la conoscenza della lingua sia elemento primario e requisito necessario per ogni altro tipo di integrazione successiva, si è insistito fortemente su questo ambito. Proprio in tal senso il progetto di accoglienza diocesano mette a disposizione dei beneficiari la scuola di italiano con lezioni 3 giorni a settimana, in 2 classi divise in base al livello di conoscenza della lingua. Anche durante il lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19, i ragazzi hanno potuto partecipare alle lezioni attraverso la modalità a distanza.

  • Corsi di lingua

    Oltre alla scuola del progetto, si è cercato anche di raccogliere quali fossero le iniziative e le proposte del territorio volte all’insegnamento o ad un approfondimento della conoscenza della lingua e cultura italiana. In particolare, nell’ultimo anno di progetto sono state proficue le iscrizioni dei beneficiari interessati ad alcuni corsi del:

    • Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA)
    • Università per stranieri (UNISTRA)
    • Frontiera lavoro
    • Corso di italiano per ucraini – Unitre-> L’Università delle Tre Età di Perugia ha organizzato un corso di italiano A1 rivolto ai profughi ucraini inseriti nel nostro progetto, che si è svolto nella Casa della Tenerezza, situata di fronte alla struttura in cui sono accolti. L’idea di un corso effettuato in prossimità della struttura e in orario serale viene dalla volontà di facilitare la partecipazione delle numerose mamme con figli piccoli, alcune delle quali continuano a lavorare a distanza o hanno trovato dei piccoli lavori in Italia
  • Certificazioni linguistiche

    Alla fine dei corsi e della scuola del progetto, in alcuni casi di procede all’iscrizione all’esame per i Certificati di Lingua Italiana (CELI).
  • Borse di studio

    Rimanendo nell’ambito della formazione, in seguito all’arrivo di afghani dopo la crisi umanitaria del 2021 sono state attivate diverse borse di studio specifiche da varie università italiane. In particolare, un nostro beneficiario afghano, che doveva terminare l’ultimo anno di laurea triennale, è risultato vincitore di una borsa di studio (comprendente servizio abitativo, vitto e diversi servizi di supporto) all’Università di Torino, nel dipartimento di Informatica, trasferendosi così nella città piemontese e potendo continuare gli studi iniziati nel paese di origine.

  • Iscrizioni scolastiche

    Con l’arrivo di diversi bambini e ragazzi in età scolare (soprattutto dopo l’emergenza in Afghanistan dell’Agosto 2021 e l’inizio della guerra in Ucraina del febbraio 2022), il progetto ha provveduto all’iscrizione nelle scuole. In particolare, 1 ragazza afghana è stata iscritta al Liceo scientifico Galileo Galilei di Perugia e 1 ragazzo afghano alla scuola secondaria Giordano Bruno di Perugia, 3 ragazzi ucraini tra i 15 e i 17 anni sono stati iscritti alla scuola superiore I.T.E.T. Aldo Capitini nelle sezioni economico, turismo ed informatica, ognuno secondo il percorso di studi iniziato in precedenza e più conforme ai propri interessi. Gli altri bambini, 5 ucraini e 2 tunisini, sono stati invece iscritti alla scuola primaria ‘E. Valentini’ di Elce e alle scuole medie ‘San Paolo’ e ‘Ugo Foscolo’.

    Essendo arrivati con la guerra in Ucraina anche bambini piccoli in età prescolare, c’è stata l’iscrizione di un bimbo ucraino di 5 anni all’asilo ‘La Nuvola’ di Case Bruciate, che lo ha accolto nella gratuità completa. Già era stata iscritta alla scuola materna ‘Paolini’ 1 bambina tunisina.

    È stato emozionante vedere quanto i bambini in pochissimi mesi siano riusciti ad integrarsi nella classe e allo stesso tempo è stata commovente la disponibilità e l’accoglienza a loro riservata dai compagni di classe e dai rispettivi genitori, che li hanno invitati a cene di classe e feste di compleanno, con grande gioia dei nostri beneficiari.

Iscrizioni scolastiche e attività connesse alla scuola

Iscrizioni scolastiche e attività connesse alla scuola

  • Iscrizioni scolastiche

    Avendo in accoglienza numerosi nuclei familiari con bambini e ragazzi in età scolare e prescolare, immediatamente provvediamo alle iscrizioni scolastiche. Le scuole in cui sono iscritti i nostri beneficiari sono di ogni ordine e grado, partendo dalla scuola per l’infanzia (in particolare La Nuvola a Case Bruciate e la scuola materna Paolini). Abbiamo inoltre diversi bambini iscritti alla primaria Valentini di Elce e Montegrillo; per quanto riguarda le scuole secondare di primo grado quelle coinvolte sono la Da Vinci-Colombo, la scuola Ugo Foscolo e la San Paolo. Infine, per le scuole superiori, le scuole coinvolte in passato sono state il liceo scientifico Galileo Galilei e il Giordano Bruno, mentre al momento abbiamo uno studente ucraino iscritto alla scuola superiore I.T.E.T. Aldo Capitini, sezione economico, secondo il percorso di studi iniziato in precedenza e più conforme ai propri interessi.

    È sempre emozionante vedere quanto i bambini e i ragazzi in pochissimi mesi riescano ad integrarsi nella classe; allo stesso tempo ci colpisce sempre la disponibilità e l’accoglienza a loro riservata dai compagni di classe e dai rispettivi genitori, che li invitano a cene di classe e feste di compleanno, con grande gioia dei nostri beneficiari.

  • Aiuto compiti

    Una parte importante del lavoro riferito alle scuole riguarda il fornire un aiuto ai nostri bambini più in difficoltà – soprattutto con la lingua – nel fare i compiti. A tale scopo, siamo grati a diverse associazioni ed enti che organizzano tali servizi di aiuto compiti a cui partecipano i nostri accolti (in base alla struttura in cui risidedono), quali:

    • Scuola della pace - Comunità di Sant’Egidio Perugia
    • Istituto Salesiano Don Bosco Perugia
    • Oratorio ‘I Tipi Loschi’ parrocchia dei santi Biagio e Savino

Integrazione tramite il lavoro

Integrazione tramite il lavoro

Migrazioni e lavoro sono elementi strettamente interconnessi tra loro e lo dimostra il fatto che, come indicano numerosi rapporti (rapporto Oxford Economics, per citarne uno), le rimesse dei migranti in molti paesi superano e alcune volte raddoppiano gli aiuti allo sviluppo che il paese stesso riceve dalle cooperazioni internazionali e dagli istituti e agenzie di sviluppo. A conferma di ciò, notiamo in molti casi un’urgenza dei beneficiari che hanno la propria famiglia nel paese di origine a trovare un lavoro nell’immediato che possa permettere loro di fornire ad essa un sostentamento. Contemporaneamente questo può certamente rendere i migranti vittime elette di uno sfruttamento lavorativo strutturale. Per questo motivo, come progetto di accoglienza la nostra attenzione sta cercando di focalizzarsi, oltre che sullo sviluppo di conoscenze e competenze, anche sulla conoscenza dei diritti e doveri dei lavoratori.

  • Corsi di formazione

    Partendo dall’ascolto della persona e delle sue ambizioni e competenze, si procede all’iscrizione dei beneficiari al Centro per l’impiego (ARPAL) e ai corsi di formazione professionali erogati dalle varie agenzie per il lavoro. Tutti i corsi hanno una parte finale incentrata sulla natura dei rischi lavorativi per operare in sicurezza e di formazione sui diritti e doveri dei lavoratori in somministrazione.

  • Ricerca attiva del lavoro

    L’iscrizione ai corsi di formazione è poi finalizzata alla successiva iscrizione e creazione del profilo del beneficiario nelle agenzie che facilitano la ricerca attiva del lavoro fungendo da punto di contatto tra domanda e offerta di lavoro. A tale scopo, su richiesta dei beneficiari che lo desiderano, vengono stilati i CV dettagliati e aggiornati anche con le esperienze lavorative più recenti.

Progetti e attività per l’integrazione

Progetti e attività per l’integrazione

  • Progetti per immigrati

    L’inserimento all’interno dei progetti e dei servizi erogati dalle associazioni del territorio permette di poter sfruttare spazi, creare una rete di networking con altri migranti, favorendo così l’integrazione dei beneficiari non solo per la parte dell’insegnamento della lingua o del lavoro, ma anche di ricostruzione di uno spazio all’interno del quale la persona possa esprimersi e partecipare ad eventi, sviluppando anche l’aspetto della propria socialità. I progetti e i laboratori, proposti da vari enti del territorio, sono spesso finanziati con i fondi del FAMI (Fondo asilo e migrazione).

  • Attività di prevenzione

    • Alfabetizzazione sanitaria

    Si sono svolti più incontri nella struttura Oasi di Engaddì, a cui hanno partecipato 25 beneficiari anche delle altre strutture, sul funzionamento del sistema sanitario perugino e italiano, l'interpretazione dei problemi e delle emergenze per capire a chi rivolgersi in caso di bisogno, la prevenzione e spiegazione delle varie malattie infettive. In questo modo, si facilita l’autonomia dei migranti evitando una possibile cronicità del bisogno di assistenza.

    • Incontri sullo sfruttamento lavorativo e anti-accattonaggio

    Periodicamente si svolgono incontri con i soggetti accolti di solito più vulnerabili allo sfruttamento lavorativo per renderli edotti sui diritti e le tutele del lavoro regolare, in contrasto al lavoro sommerso, nonché volti prevenire e informarli sulle possibilità di denunciare le situazioni di caporalato. L’obiettivo è quello quello di fornire maggiore consapevolezza ai beneficiari, così da renderli maggiormente capaci di ‘difendersi’ dalle varie forme di sfruttamento lavorativo.

    • Incontri di formazione degli operatori sul fenomeno della tratta e del traffico di esseri umani
    • Supporto psicologico con la psicologa del progetto

    Incontri divisi nei vari gruppi: francofoni, anglofoni, urdu, lingua araba.

Attività ludico-sportive

Attività ludico-sportive

  • Laboratorio teatrale interculturale ‘Human Beings’
    Associazione culturale Smascherati

    Teatro Rifugio è un progetto che mira a favorire l’inclusione sociale di richiedenti asilo e titolari di protezione, attraverso un articolato laboratorio teatrale: i partecipanti condividono il processo creativo con altre persone provenienti da ogni parte del mondo con le più diverse esperienze di vita, dove confondersi, esseri umani tra esseri umani. Il laboratorio si è sviluppato in parallelo prima e insieme poi al Laboratorio teatrale interculturale Human Beings, fino a dare come esito uno spettacolo finale che ha visto diversi nostri ragazzi partecipare (l’ultimo, per esempio, si è svolto il 26 Luglio 2022 e vi abbiamo assistito come progetto con tutti gli operatori).

  • Grest

    In ragione della presenza di diversi bambini accolti, si è procede all’iscrizione ai Grest (Gruppo Estivo) delle parrocchie in cui quest’ultimi abitano, in maniera tale da continuare quel processo di socializzazione e integrazione con i coetanei italiani. Inoltre, per alcuni ragazzi ucraini ospitati, le settimane di Grest sono anche un’opportunità di cimentarsi con l’esperienza di servizio, nella gratuità, insieme agli animatori, intessendo anch’essi relazioni con coetanei italiani.

  • Visite alla città e al territorio

    Un passo importante nella cura orientata verso una vera integrazione passa anche dalla conoscenza del luogo che si abita. Per questo motivo, con l’Università delle Tre Età di Perugia è stata organizzata una visita guidata ai principali monumenti della città per gli ucraini accolti. Inoltre, in contemporanea ai corsi di italiano, la Comunità di Sant’Egidio e l’associazione Il Ponte hanno organizzato per i bambini e le mamme ucraine che frequentano la scuola di italiano delle uscite, tra cui la visita al parco Città della Domenica e una giornata all’isola Polvese sul Lago Trasimeno.

  • Sport

    Lo sport può essere fattore d’integrazione e allo stesso tempo fonte di socializzazione per i beneficiari, e perciò anch’esso è ambito che merita attenzione e rilevanza. In particolare, negli anni abbiamo accolto e iscritto bambini e ragazzi a rugby, ai corsi di nuoto e calcio a 11.

    Inoltre, con cadenza mensile organizziamo una partita di calcio a 5 tra i beneficiari del progetto di accoglienza, coinvolgendo anche gli ospiti dello studentato gestito dalla cooperativa.

Animare la comunità all’accoglienza

Animare la comunità all’accoglienza

L’integrazione non può prescindere da un lavoro anche sulla comunità che dovrebbe accogliere, nella consapevolezza che le migrazioni non sono un qualcosa di recente e non sono un’emergenza degli ultimi anni, ma sono un fenomeno strutturale dell’umano. Il compito di chi accoglie è anche quello di saper coinvolgere la comunità, aiutandola ad essere prima di tutto capace di vedere, ascoltare e interagire con questi fratelli. Ciò deriva dalla convinzione che nel momento in cui si accoglie si innesca una reciprocità, in cui la persona che fa un passo verso il migrante non solo sta donando qualcosa, ma uscendo da sé stesso riceve dalla relazione molto di più.

  • Lezioni e incontri nelle scuole

    È per questo motivo che è impegno del centro di accoglienza cercare di portare la propria esperienza alla comunità, per ora tramite la partecipazione ad incontri nelle scuole medie e superiori, per educare alla carità e all’accoglienza, prima di tutto nel nostro cuore. A tale scopo sono stati svolti alcuni incontri di testimonianza sull’accoglienza offerta dal nostro centro, di formazione sul tema dell’approccio dell’UE alla questione migratoria e soprattutto di testimonianze portate dai ragazzi accolti rispetto al loro paese e al viaggio affrontato.

  • Testimonianze donne afghane

    Tra le donne afghane accolte dopo gli sviluppi dell’agosto 2021, è arrivata una ragazza di 27 anni laureata in letteratura persiana presso l’Università di Kabul, autrice di diverse poesie e ghazal (tipico componimento della letteratura persiana). In ragione di ciò, la ragazza è stata invitata a due eventi letterari.

    Il primo si è svolto a marzo 2022 a Spoleto, organizzato dal SAI e dal Comune di Spoleto; la ragazza ha potuto leggere i suoi componimenti e, insieme alla sorella e a un’altra donna afghana, ha testimoniato la realtà dell’Afghanistan, condividendo il percorso di vita che le ha portate, in un certo modo inaspettatamente, ad essere oggi qui in Italia.

    Il secondo evento letterario, svoltosi a maggio 2022, a cui ha partecipato è stato il Concorso Letterario Città di Grottammare e, grazie all’associazione PELASGO 968, la ragazza, il fratello e la sorella sono stati ospitati per 3 giorni a Grottammare. Anche qua la ragazza ha potuto leggere le sue poesie; l’evento è terminato con la premiazione finale.

  • Serate di Arte Migrante

    Arte Migrante è una realtà da poco nata a Perugia ma presente in molte città italiane. Si tratta di 1 serata al mese a cui partecipano i nostri accolti e in cui sono chiamati, se vogliono, a condividere – in cerchi di condivisione stile scout – la loro arte, ovvero cantare, ballare, suonare, raccontare una storia, fare un gioco.

  • Giornate mondiali del Migrante e del Rifugiato

    In occasione di queste giornate, di solito vengono organizzati eventi e convegni di sensibilizzazione al tema, insieme agli altri enti dell’accoglienza.